Salta al contenuto

I nuovi contratti che le imprese della provincia di Piacenza prevedono di attivare ad agosto risultano in calo del 10,5% rispetto allo stesso mese del 2024, con un dato complessivo di 2.130.

La ripresa, però, è dietro l’angolo, visto che appaiono positivi i dati relativi al trimestre agosto-ottobre 2025, con previsioni di nuovi contratti pari a 8.210 unità, ovvero un +9,8% rispetto allo stesso periodo del 2024.

I dati, elaborati dal Sistema informativo Excelsior (realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall'Unione europea) per agosto evidenziano il pesante calo dei tre macrocomparti dell’economia: l’industria, con un -39,1% che fermerà i nuovi contratti a quota 390, il settore primario (-14,3% e 180 nuovi contratti) e i servizi, con una contrazione dell’11,4% e 1.550 attivazioni.

I soli settori che questo mese si muoveranno in territorio positivo sono, nell’ambito del terziario, le attività di alloggio e ristorazione con un +20,0% e 300 nuovi contratti, e quello del commercio, dove si prevedono 590 attivazioni ed un +11,3%.

In tutti gli altri ambiti si registrerà un forte calo dei nuovi contratti a partire da quello delle costruzioni che, con soli 80 nuovi contratti, cede il 50,0% delle attivazioni rispetto ad un anno fa.

Calo pesante anche per la manifattura, con la previsione di un -35,4% che attesterà le attivazioni mensili a 310, seguita da vicino (-33,3%) dai servizi alle imprese (480 contratti). L’ultima previsione negativa di agosto riguarda i servizi alla persona che, con soli 190 nuovi contratti, sono avviati a cedere il 20,8% rispetto ad un anno fa.

Come si diceva, però, è poi previsto un andamento del mercato del lavoro in netto miglioramento, tanto che nel trimestre agosto-ottobre si dovrebbe chiudere con un +9,8%, grazie al traino dei servizi (+11,4% e 5.960 attivazioni) e, al loro interno, al buon andamento dell’alloggio e ristorazione (+48,7%), del commercio (+38,7%) e dei servizi alla persona (+33,3%).

I servizi alle imprese, al contrario confermeranno il trend negativo anche nel trimestre, con un -26,1%. Nessun cambio di passo anche per il settore primario (410 nuovi contratti e -19,6%) e per l’industria, con il 13,2% in meno dei contratti dell’anno scorso.

Il dato complessivo della manifattura si attesterà a 1.840 nuovi contratti, nonostante una ripresa delle costruzioni (+20,5% le attivazioni nel trimestre) che non basta a compensare il -21,3% della manifattura stessa.

Le imprese che ad agosto prevedono di attivare nuovi contratti, sono pari al 14,0% del totale e nel 15,0% dei casi le entrate saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato. Di converso, l’85,0% dei contratti sarà a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita), con un incremento di queste tipologie contrattuali del 9,0% rispetto all’anno scorso.

Resta alta, intanto, la quota di nuovi contratti che ad agosto è riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 39,1%. Nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, spicca la richiesta di giovani tecnici dei rapporti con i mercati (44,4% dei profili ricercati).

Invece, nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, i giovani sotto i trent’anni sono molto richiesti come addetti alle vendite (67,5%), come esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (61,8%) e infine come addetti alla segreteria e agli affari generali (39,4%).

Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori d’impianti e macchine, si prevede che il 35,5% dei nuovi contratti sarà riservato agli under 30 in qualità di agricoltori e operai agricoli specializzati, seguiti dai meccanici artigianali montatori riparatori manutentori (31,8% dei casi) ed infine dagli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (29,4%).


Ultimo aggiornamento

18-08-2025 11:25

Questa pagina ti è stata utile?