Attenzione a telefonate, contatti e bollettini sospetti
In occasione dell'iscrizione al Registro delle Imprese o nel periodo di versamento del diritto annuale, vengono spesso spediti alle imprese dei bollettini di pagamento ingannevoli, con diciture che possono indurre il ricevente a far credere di essere stati inviati dalla Camera di Commercio.
Ciò accade anche a chi ha depositato marchi o brevetti, con la ricezione di comunicazioni inerenti pagamenti per registrazioni dei propri marchi o brevetti in determinati registri.
Si tratta di iniziative commerciali private per l'adesione volontaria a siti internet e banche dati private, nelle quali vengono usati termini come "Camera di Commercio" o "Registro Imprese" o "imprese", termini legati nella percezione comune al pagamento di un importo dovuto per legge.
Tali iniziative NON riguardano nessun adempimento della Camera di Commercio, il loro pagamento NON è obbligatorio E NON SOSTITUISCONO in alcun modo il pagamento del diritto camerale dovuto per legge.
Si evidenzia, inoltre, che in caso siano stati effettuati pagamenti su tali bollettini/avvisi, la Camera di commercio non può in alcun modo essere chiamata in causa per richieste di rimborso in quanto - si ribadisce- non è l'ente destinatario del versamento effettuato
Inoltre vengono segnalati casi di telefonate e/o contatti sospetti, attraverso i quali, utilizzando denominazioni facilmente confondibili con quelle della Camera di Commercio, sono state proposte:
- azioni di sostegno per il pagamento di bollette alle aziende in difficoltà (ad esempio con richiesta di trasmissione via fax delle ultime bollette pagate per energia, gas, ecc.);
- servizi quali iscrizioni ad elenchi e/o di consulenza (ad esempio con richieste di denaro per l'assegnazione di fondi europei da parte di non meglio identificati studi di consulenza comunitaria);
- richieste di informazioni anche riservate (es. coordinate bancarie);
- telefonate che annunciano falsi rimborsi al diritto annuale versato sulla base di un non meglio precisato "incarico della Camera di Commercio";
- proposte di vendita di pubblicazioni: gli studi, le ricerche, i prezzari, le raccolte degli usi non sono oggetto di offerte telefoniche o di contatti diretti in azienda ma sono eventualmente scaricabili dal nostro sito internet o in distribuzione presso i nostri uffici.
Si ricorda che la Camera di Commercio, nel caso debba provvedere a rimborsare somme o diritti erroneamente versati, chiede i dati necessari per l’accreditamento esclusivamente per iscritto, di norma via pec. Le comunicazioni, inoltre, contengono tutte le informazioni di contatto dell’ufficio camerale che sta inviando la richiesta.
A tal proposito si consiglia di non fornire dati per telefono (esistenza di unità locali oltre la sede legale, numero di dipendenti, fatturato, coordinate bancarie....).
Le uniche indagini periodicamente svolte dal Sistema camerale riguardano il sistema informativo Excelsior per le quali le aziende coinvolte ricevono apposito avviso nella casella di posta elettronica certificata, con le opportune indicazioni in merito alle rilevazioni. Precisiamo che, anche in caso di tali indagini, NON vengono richiesti dati relativi a coordinate bancarie, fornitori, clienti o altri dati riservati dell'azienda.
La Camera di Commercio invita coloro che dovessero ricevere queste comunicazioni a non fornire alcun tipo di informazione, a rivolgersi sempre all'ente camerale di riferimento (per le imprese di Parma, Piacenza e Reggio Emilia info@emilia.camcom.it ), alla propria associazione di categoria o al proprio professionista di fiducia, PRIMA di effettuare versamenti, per verificare se si tratta di reali adempimenti obbligatori per legge o di offerte commerciali.
Ai sensi dell'art. 52 del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo) il consumatore dispone di un periodo di quattordici giorni per recedere da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere costi.
Pertanto è possibile esercitare questo diritto, nel termine sopra indicato:
- utilizzando il modulo tipo di recesso proposto dal legislatore, oppure
- presentando una qualsiasi altra dichiarazione esplicita della decisione di recedere dal contratto
E' consigliabile inviare la lettera tramite raccomandata a/r, per poterne dimostrare l'invio e la ricezione.
Nel sito www.normattiva.it è possibile consultare il Codice del Consumo: tra gli allegati, e precisamente all'allegato 1, è disponibile il modulo B "Modulo di recesso tipo"
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha messo a disposizione un modulo online per i consumatori che volessero segnalare presunti casi di pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole e occulta.
Per maggiori informazioni sul servizio: www.agcm.it
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha considerato queste iniziative come pubblicità ingannevole in quanto chi le organizza non è in alcun modo collegato alle Camere di Commercio e svolge attività di pubblicazione e vendita di riviste e fogli informativi per fini di lucro.
E' possibile scaricare dal sito AGCM il Vademecum anti-inganni "IO NON CI CASCO!" contro le indebite richieste di pagamento alle aziende.
I titolari di marchi e brevetti che ricevono richieste di pagamento per la pubblicazione in banche dati, il rinnovo o l'estensione internazionale, dei loro titoli di proprietà industriale, sono invitati a verificare l'autenticità della fonte, perché potrebbe trattarsi di servizi ingannevoli o inesistenti.