Le imprese iscritte nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese, anche se annotate nella sezione speciale, versano un importo commisurato al fatturato complessivo realizzato dall’impresa nell’anno precedente.

L’importo  dovuto per il 2024 e’ stato confermato dalla circolare ministeriale n. 0383421/2023 e dal decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 23/3/2023 :   le imprese, a parità di condizioni,  pagheranno, per il  2024, lo stesso  importo previsto per il  2023 (cioè l’importo ridotto del 40% rispetto a quello del 2014).

ll diritto annuale da versare si ottiene applicando, al fatturato complessivo realizzato nel 2023*, la misura fissa e le aliquote riportate nella sottostante tabella, sommando gli importi dovuti per ciascun scaglione, considerando la misura fissa e le aliquote per tutti i successivi scaglioni fino a quello nel quale rientra il fatturato complessivo realizzato dall’impresa.

Da Euro

A Euro

Aliquote %

0

100.000,00

€ 200,00 (misura fissa)

oltre 100.000,00

250.000,00

0,015%

oltre 250.000,00

500.000,00

0,013%

oltre 500.000,00

1.000.000,00

0,010%

oltre 1.000.000,00

10.000.000,00

0,009%

oltre 10.000.000,00

35.000.000,00

0,005%

oltre 35.000.000,00

50.000.000,00

0,003%

oltre 50.000.000,00

 

0,001% (fino ad un massimo di € 40.000,00)

Per il 2024, all’importo quantificato secondo il procedimento sopra descritto,  dovrà essere applicata la riduzione del 40%.
Pertanto si conferma, a parità di condizioni, la misura prevista per il diritto annuale 2023.

Per il calcolo automatico dell’importo dovuto e’ possibile consultare il sito http://dirittoannuale.camcom.it:  attraverso la funzione ‘Calcola e paga’ si può procedere a calcolare agevolmente l’esatto importo da versare, con la disponibilità della soluzione di pagamento online offerta dalla piattaforma pagoPA.
*Per l’individuazione dei righi del modello IRAP 2023, ai fini della definizione della base imponibile per il versamento del diritto annuale 2024,  la Circolare di riferimento è la N.19230 del 3/3/2009 del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento Regolazione Mercato - consultabile sul sito camerale.

Unità locali: le imprese che esercitano attività economica anche attraverso unità locali devono versare, per ciascuna di esse, alla Camera di Commercio nel cui territorio ha sede l’unità locale, un diritto pari al 20% di quello dovuto per la sede principale fino ad un massimo di 120 euro per ogni unità locale. Le unità locali di imprese aventi la sede principale all’estero e le sedi secondarie di imprese aventi la sede principale all’estero versano, in favore della Camera di Commercio nella quale ha sede l’unità locale o la sede secondaria, un diritto di 66,00 euro.

Arrotondamento: va eseguito un unico arrotondamento finale, dopo aver eseguito tutti i conteggi intermedi per sede ed unità locali, mantenendo cinque decimali. L’importo finale va arrotondato all’unità di euro (per eccesso se la prima cifra dopo la virgola è uguale o superiore a 5; per difetto se la prima cifra dopo la virgola è inferiore a 5)  secondo la seguente formula: Importo sede + (importo singola unità locale x numero unità locali) = importo totale da arrotondare.

Imprese individuali: le imprese individuali iscritte o annotate nella Sezione Ordinaria del Registro delle Imprese versano per la sede un diritto fisso pari a € 120,00 ed € 24,00 per ciascuna unità locale.

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