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Prosegue il lento recupero delle esportazioni delle industrie parmensi, ancora alle prese con il riallineamento del settore farmaceutico rispetto ai valori pre-covid.
Chiuso il 2023 con un -4% influenzato proprio dalla flessione dei prodotti farmaceutici (-39,6%), il primo trimestre 2024 evidenzia un contenimento del calo complessivo al 2,6% (dato che ha mostrato segno opposto alle aspettative delle imprese), frutto, ancora una volta, della contrazione del chimico-farmaceutico (-20,8%) e della contemporanea e rilevante crescita degli altri comparti, Le esportazioni parmensi si sono così attestate, in valore, a 2.446 milioni di euro.
Le vendite sui mercati internazionali, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Istat, registrano un calo del 5,6% in Europa, mentre mostrano un incremento del 4,3% nei Paesi extraeuropei.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’export delle imprese parmensi si segnalano i prodotti delle attività manifatturiere, per un valore pari a 2.387 milioni di euro, con un calo del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Entrando nel dettaglio dei singoli settori, la domanda estera di manifatturiero parmense, che rappresenta il 96,8% dell'export di tutta la provincia, nel primo trimestre 2024 ha riguardato soprattutto prodotti alimentari e tabacchi, per un valore di 738 milioni di euro e un aumento dell’11,3% rispetto al marzo 2023; a seguire, da segnare i macchinari ed apparecchi, con 608 milioni esportati ed un incremento del 9,4% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso.
Segno opposto, come si è detto, per gli articoli farmaceutici, e chimico medicinali che , seppur con un valore di 320 milioni di euro, mostrano un calo del 20,8%.
Il flusso di beni verso i Paesi europei ammonta complessivamente a 1.649 miliardi di euro, pari al 67% sul totale dell’export parmense; l’America, con 457 milioni di euro, rappresenta il 19%, seguita dall’Asia con una quota del 10% e un valore pari a 236 milioni.
Nell’area Euro, la Francia si pone come principale interlocutore commerciale, con 342 milioni di euro acquistati (-14,4% rispetto al marzo 2023), mentre su scala mondiale spiccano gli Stati Uniti (oltre 309 milioni di euro nel primo trimestre 2024, con un calo del 4,3% rispetto all’anno precedente) e il Regno Unito, con un valore di esportazioni reggiane che ha raggiunto i 124 milioni ed un incremento del 2,7%.