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Archiviato il 2023 con un incremento del 2,7%, i nuovi contratti che le imprese della provincia di Piacenza intendono attivare nel mese di gennaio 2024 continuano a crescere, con un dato complessivo di 2.860 attivazioni. Anche i dati relativi al trimestre gennaio-marzo 2024 mostrano segno positivo, passando dalle 6.870 unità del primo trimestre 2023 a 7.320 nel primo trimestre di quest’anno, con un incremento del 6,6%.

I dati, elaborati dal Sistema informativo Excelsior - gestito da Unioncamere-ANPAL – in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia, registrano quindi una crescita nel primo mese dell’anno (+2,1%) ed un miglioramento ulteriore nel primo trimestre del 2024.

I dettaglio, l’industria manifatturiera e le public utilities mostrano una crescita del numero dei nuovi contratti (1.010) pari al 26,3%, mentre per le costruzioni sono previsti 200 nuovi contratti, con un aumento del 17,6% rispetto a gennaio 2023.

Per quanto concerne i servizi, che assorbono il 65% di tutti i nuovi ingressi nel mercato del lavoro piacentino, è previsto un dato complessivo in calo dell’8% rispetto al gennaio 2023, con dinamiche molto diversi tra i singoli comparti: buoni dati, infatti, vengono dal commercio (+26,7%) e dai servizi alle persone (+7,4%), mentre si registra una previsione negativa nei servizi di alloggio e ristorazione (-29,6%) e nei servizi alle imprese (-15,4%).

Tra i nuovi contratti vi sarà un'equa distribuzione tra quelli a tempo determinato ed a tempo indeterminato (entrambi al 31%), seguiti da somministrazione (24%), apprendistato (5%) ed altre tipologie di contratti (9%).

Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca la quota di nuovi contratti di gennaio riservata ai giovani con meno di 30 anni, che arriva al 31% nel gennaio 2024. I giovani fino a 29 anni sono particolarmente richiesti in qualità di insegnanti nella formazione professionale, istruttori, allenatori (34,8% dei nuovi ingressi nel comparto), tecnici informatici, telematici e delle comunicazioni (per una quota del 38,5% del comparto), tecnici in campo ingegneristico (34,8%), operatori della cura estetica (65%), addetti alla segreteria ed agli affari generali (48,4%), addetti alle vendite (47,3%), operai specializzati nelle lavorazioni alimentari (68,6%), operai specializzati macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (60%) ed operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali (50,8%).

L’avvio del 2024 è segnato anche da un ulteriore aumento dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese della provincia piacentina, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 57,4% dei casi, equivalenti a 1.641 profili per il solo mese di gennaio.

Le cause all’origine della difficoltà di individuare un candidato adeguato sono riconducibili in parte alla mancanza di candidati (nel 34,1% dei casi) e, in parte, all’insufficiente preparazione dei candidati (nel 13% dei casi), così come alla richiesta di profili che abbiano già maturato esperienze specifiche nei diversi ambiti di attività. Tra i profili più difficili da reperire, per gennaio emergono, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, le figure dei tecnici della salute, dei tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni e dei tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive. Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, gli operatori della cura estetica, gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione e gli addetti alle vendite, mentre nel segmento degli operai le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria meccanica, di operai specializzati macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e fabbri ferrai costruttori di utensili.


Ultimo aggiornamento

19-01-2024 13:01

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