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Continua la crescita degli Enti che si sono iscritti al RUNTS - Registro unico nazionale del terzo settore istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - nell’area vasta compresa nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Secondo i dati di fonte Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, elaborati dall’Ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia, a giugno 2024 gli Enti iscritti raggiungono complessivamente le 3.080 unità, suddivisi in Ente del terzo settore ETS o, a seconda dei casi, in Organizzazione di volontariato (ODV), Associazione di promozione sociale (APS), Ente filantropico e Rete associativa.
L’analisi dei dati consente di evidenziare che in provincia di Parma si contano 1.290 Enti del terzo settore iscritti al RUNTS; di questi, ben 956 si sono iscritti nel 2022, ovvero nel primo anno di effettiva operatività del Registro (anche se risulta ufficialmente attivo dal 23 novembre 2021), 264 nel 2023 e 70 nei primi sei mesi del 2024.
Il 56,1% è rappresentato da associazioni di promozione sociale (724 unità), il 27,5% organizzazioni di volontariato (355 unità), l’11,9% imprese sociali (153 unità), 3 enti filantropici, 1 società di mutuo soccorso e il 4,2% altri ETS (54 unità).
Positivo anche il dato relativo alla presenza di questi enti in rapporto alla popolazione residente: 28 ogni 10mila abitanti, superiore sia a quella regionale (24 per 10mila abitanti) che a quella nazionale (21 per 10mila abitanti).
“Queste diffuse realtà – sottolinea il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia, l’imprenditore parmense Vittorio Dall’Aglio – rappresentano una straordinaria ricchezza per tutti, perché generano attività e servizi di particolare valore e impatto sulle comunità locali e si connotano come grande patrimonio di solidarietà e di prossimità alle persone”.
“Centinaia di esperienze – conclude Dall’Aglio – che sono strumento di servizio e, al tempo stesso, testimoni della capacità di aggregazione e di mobilitazione che esprime il nostro territorio e di quella cultura solidale che è così diffusa tra i suoi abitanti”.