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A fine marzo 2024, sono risultati in aumento dell’1,0% i prestiti in essere da parte del sistema di credito parmense alla stessa data dello scorso anno; gli impieghi bancari si sono così portati a 14,3 miliardi di euro.
I dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia evidenziano un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sia per le imprese (+2,1%) che per le Amministrazioni Pubbliche (+5,0%), mentre mostrano un calo le famiglie consumatrici (-0,6%); il decremento più significativo è comunque relativo alle Società finanziarie ed assicurative, che mostrano un -17,1% rispetto a marzo 2023.
Ad assorbire la maggior parte degli impieghi bancari è, come sempre, il mondo delle imprese, che si attesta al 61,7%, seguito dalle famiglie consumatrici con un 34,6%, dalle amministrazioni pubbliche con il 2,7% e dalle società finanziarie ed assicurative con lo 0,8%.
Guardando al sistema produttivo, gli andamenti sono diversificati a seconda del settore di attività economica: il comparto manifatturiero, ad esempio, mostra una crescita del credito del 14,2%, mentre le costruzioni e i servizi hanno mostrato un calo, rispettivamente del 2,2 e del 10,8% rispetto al marzo 2023.
A fronte dell’aumento degli impieghi, appare in lieve crescita anche il tasso di deterioramento del credito, che dallo 0,9% del marzo 2023 è arrivato all’1,0%.
Il tasso di variazione dei depositi evidenzia un dato leggermente negativo (-0,2%, per un valore pari a 16,4 miliardi di euro); per contro, aumenta il valore dei titoli a custodia, con una crescita del 23,4% e un valore stock complessivo di 12,8 miliardi.