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A fine settembre 2024, sono risultati in calo del 3,2% i prestiti in essere del sistema di credito parmense rispetto alla stessa data dello scorso anno; gli impieghi bancari si sono così portati a 13,95 miliardi di euro.
I dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia evidenziano un calo per le imprese (-4,4%) mentre indicano stazionarietà per le famiglie consumatrici; il decremento più significativo si ha per le società finanziarie ed assicurative, che mostrano un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ad assorbire la maggior parte degli impieghi bancari è comunque il mondo delle imprese, che si attesta al 60,9%, seguito dalle famiglie consumatrici con un 35,6%.
Guardando al sistema produttivo, gli andamenti sono diversificati a seconda del settore di attività economica: il comparto manifatturiero, ad esempio, mostra un calo dell’ordine del 4,4% rispetto al settembre 2023, e così pure il settore dei servizi, che registra un -8,8%; le costruzioni invece, mostrano un incremento del ricorso al credito bancario del 2,4%.
In deciso peggioramento appare il tasso di deterioramento del credito, che dallo 0,8% del settembre 2023 è arrivato, dodici mesi dopo, all’1,9%.
Il tasso di variazione dei depositi si è attestato a -0,3%, per un valore pari a 16,25 miliardi di euro; in sensibile aumento, al contrario, il valore dei titoli a custodia, con una crescita del 21,5%, per un valore stock complessivo di 13,57 miliardi di euro registrato a fine settembre 2024.