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Non è scontato – alla luce della lieve flessione che sta registrando la produzione industriale –che i risultati siano replicabili anche quest’anno, ma quel che è certo è che nel 2023 la provincia di Parma si è classificata ai primissimi posti della graduatoria nazionale delle province con il maggior valore aggiunto pro capite.
I dati, al proposito, sono espliciti: nel 2023, a Parma il valore aggiunto pro capite si è attestato a 43.250,28 euro, posizionando la nostra provincia al 4° posto nella classifica delle province italiane. Questo dato, in crescita del 5,6% rispetto al 2022, risulta nettamente superiore sia al valore medio regionale (38.703,16 euro) che a quello nazionale (32.377,41 euro), confermando l’eccellenza economica del territorio.
In termini assoluti, il valore aggiunto complessivo della provincia di Parma ha raggiunto i 19.597,24 milioni di euro, segnando un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente. Con questo valore, Parma si è posizionata al 25° posto nella classifica delle province italiane per valore aggiunto totale, con un contributo pari all’1,0% sul valore aggiunto nazionale e all’11,4% su quello regionale.
L’analisi, condotta dalla Camera di Commercio dell’Emilia su dati di Unioncamere e del Centro Studi Tagliacarne, evidenzia come il settore del commercio e dei servizi rappresenti la quota principale dell’economia provinciale, contribuendo al 59,8% del valore aggiunto totale, seguito dall’industria (32,7%), dalle costruzioni (5,3%) e dall’agricoltura (2,2%).
Tutti i settori, peraltro, hanno registrato una crescita rispetto al 2022: i servizi hanno segnato l’incremento più significativo, con un +7,4%, trainati da attività finanziarie, immobiliari e professionali (+9,7%); le costruzioni sono cresciute del 7,0%, seguite dall’industria (+4,2%) e dall’agricoltura (+4,1%).
“Il valore sicuramente più interessante – sottolinea il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia, l’imprenditore parmense Vittorio Dall’Aglio – è rappresentato dal valore aggiunto pro capite che si è generato nel nostro territorio, che va a confermare l’efficienza, la produttività (confermata anche dall’indice di utilizzo degli impianti nell’industria) e la competitività del nostro territorio sia sul mercato interno che su quelli internazionali”.
“Una realtà d’eccellenza – prosegue Dall’Aglio – connotata da una fitta rete di imprese che hanno messo in campo forte resilienza nei periodi meno favorevoli allo sviluppo e, costantemente, capacità di investimento e di innovazione che rappresentano uno straordinario patrimonio comunitario, capace di generare lavoro, ricchezza, sicurezza e coesione sociale nelle comunità locali”.