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E’ un saldo positivo quello che il sistema imprenditoriale parmense presenta, nella sua consistenza, alla fine del secondo trimestre semestre 2023. Dalle elaborazioni dell’ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Infocamere-Movimprese, infatti, al 30 giugno 2023 in provincia di Parma risultano registrate 43.932 imprese, e il saldo del trimestre – che tiene conto di 562 nuove iscrizioni e di 370 cancellazioni non d’ufficio – evidenzia la presenza di 192 unità in più.
“Un dato contenuto ma incoraggiante – sottolinea il parmigiano Vittorio Dall’Aglio, vicepresidente della Camera di Camera di commercio dell’Emilia -, soprattutto dopo i dati negativi del precedente trimestre, chiuso con un saldo a -108”.
“E’ evidente – prosegue Dall’Aglio – che lo stato di salute dell’economia provinciale non si misura semplicemente in riferimento al numero delle imprese, ma in una provincia tradizionalmente segnata da una forte capacità di intrapresa è importante osservare anche questi movimenti e le opportunità che ad essi si legano”. “I positivi risultati registrati in provincia di Parma – afferma Stefano Landi, presidente dell’Ente camerale nato il 12 luglio dall’integrazione tra le Camere di Commercio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia – si inserisce, tra l’altro, in un percorso di crescita delle realtà imprenditoriali che riguarda tutte le aree che fanno riferimento alla Camera di Commercio dell’Emilia, dove registriamo, complessivamente, un saldo trimestrale tra nuove iscrizioni e cessazioni d’attività che è positivo per 601 unità”. Sui dati relativi alla provincia di Parma, Vittorio Dall’Aglio non nasconde, comunque, qualche preoccupazione. “E’ certamente soddisfacente il fatto che aumenti il numero delle imprese registrate, ma occorre non abbassare la guardia di fronte alle difficoltà che si vanno palesando in alcuni comparti strategici, ancora alle prese con aumenti dei costi, tassi d’inflazione e costi del denaro che rischiano di pregiudicare i risultati e gli investimenti delle aziende”.
“A questo – conclude Dall’Aglio – si associano tensioni internazionali che debbono indurre il Governo ad una particolare vigilanza e ad azioni che consentano di sostenere la competitività delle nostre imprese, sulle quali ricade anche il peso di politiche monetarie che stanno incidendo in misura assai modesta sul contenimento di livelli inflazionistici, poco determinati da crescita dei consumi e molto legati, invece, ad aumenti dei costi che non si stanno affatto contenendo”. Tornando alle cifre riguardanti il panorama delle imprese parmensi nel secondo trimestre 2023, la graduatoria dei settori più rappresentativi in termini di numero di imprese continua a vedere in testa i servizi alle imprese (9.632 imprese), seguiti dal commercio (8.711 imprese, -0,08% tra il 1° aprile e il 30 giugno 2023), dalle costruzioni (6.783 imprese e +0,49% nel periodo rispetto al +0,44% complessivo), dall’agricoltura (5.537 aziende e +0,04 nel trimestre) e dalla manifattura (5.408 imprese con un -0,07%).
Tabella Imprese registrate ed attive nella provincia di Parma - Dati al 30/06/2023 (xls)