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Si conferma in rallentamento il flusso delle esportazioni delle imprese reggiane. A giugno 2024, infatti, il valore dei beni indirizzati all’estero si è attestato a 6.729 milioni, con una diminuzione dell’7,7% rispetto al primo semestre dello scorso anno.
Le vendite sui mercati internazionali, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Istat, registrano un calo sia verso l’area UE a 28 paesi (-9,2%) sia verso l’intero continente europeo, che complessivamente registra un -8,6%.
In calo, seppure più moderato (-5,2%) anche i paesi extraeuropei.
A trascinare al ribasso il valore delle esportazioni è, ovviamente, l’industria manifatturiera, che rappresenta il comparto trainante dei flussi verso l’estero; i prodotti delle attività manifatturiere, infatti, scendono del 7,7%, attestandosi a 6.685 milioni di euro.
Entrando nel dettaglio dei singoli settori, la domanda estera di manifatturiero reggiano, che rappresenta il 99,3% dell'export di tutta la provincia, nel primo semestre 2024 ha riguardato soprattutto macchinari ed apparecchi, per un valore di 2.515 milioni di euro, con un calo dell’11,4%, seguiti dai prodotti del comparto tessile-abbigliamento, con 1.161 milioni di euro ed un -8,3% rispetto a giugno 2023.
I metalli di base e le produzioni in metallo, con 731 milioni di euro, mostrano una flessione del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre il settore delle materie plastiche, con 700 milioni di euro, scende del 7,3%.
Degno di nota, al contrario, il segno positivo del settore alimentare e delle bevande che, con 412 milioni di euro esportati, mostra un incremento del 12,5%.
Il flusso di beni verso i Paesi europei ammonta complessivamente a 4.759 milioni di euro, pari al 71% sul totale dell’export reggiano, mente all’America vanno 1.081 milioni di euro (il 16% di tutte le esportazioni); a seguire l’Asia con 598 milioni di euro (la quota è del 9%), l’Africa con 185 milioni e l’Oceania e altri territori con 104 milioni.
Nell’area Euro, la Germania continua ad occupare il primo posto tra i Paesi maggiori importatori di “made in Reggio” con un valore pari a 913 milioni di euro (-6,4%), seguita dalla Francia, anch’essa in calo (-12,6%, per un valore attestato a 804 milioni).
Su scala mondiale – e in una situazione di esteso ribasso dei valori – spicca l’aumento del valore delle esportazioni reggiane verso gli Stati Uniti, con oltre 778 milioni (+3,3%). In forte calo, invece, Regno Unito (-21,5% con 311 milioni) e Cina (- 17,3% con 140 milioni di euro).
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