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A fine giugno 2024, sono risultati in aumento dell’1,9% i prestiti in essere del sistema di credito reggiano rispetto alla stessa data dello scorso anno; gli impieghi bancari si sono così portati a 22,3 miliardi di euro.
I dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia evidenziano comunque un calo sia per le imprese (-3,6%) che per le famiglie consumatrici (-0,6%) e le Amministrazioni Pubbliche (-12,4%); crescita significativa si ha per Società finanziarie ed assicurative, che mostrano un aumento del 15,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ad assorbire la maggior parte degli impieghi bancari è comunque il mondo delle imprese, che si attesta al 44,5%, seguito, appunto, dalle società finanziarie con un 29,7% e dalle famiglie con il 24,6%.
Guardando al sistema produttivo, gli andamenti sono diversificati a seconda del settore di attività economica: il comparto manifatturiero, ad esempio, mostra un calo dell’ordine del 7,7% rispetto al giugno 2023, e così pure le costruzioni che, rispetto all’anno precedente, hanno mostrato una diminuzione del ricorso al credito bancario con un – 10,7%. Andamento opposto, invece, per il settore dei servizi, che registra un +5,9%.
La qualità del credito è in fase di peggioramento: il tasso di deterioramento del credito passa dallo 0,4% del giugno 2023 all’1,6% dodici mesi dopo.
Il tasso di variazione dei depositi si è attestato a +4,4%, per un valore pari a 18,4 miliardi di euro; in aumento anche il valore dei titoli a custodia, con una crescita del 23,1%, per un valore stock complessivo di 19,5 miliardi registrato a fine giugno 2024.
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