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A fine marzo 2024, sono risultati in aumento dell’1% i prestiti in essere del sistema di credito reggiano rispetto alla stessa data dello scorso anno; gli impieghi bancari si sono così portati a 22,2 miliardi di euro.
I dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia evidenziano comunque un calo sia per le imprese (-4,2%) che per le famiglie consumatrici (-1,1%), anche se il decremento più significativo si ha per le Amministrazioni Pubbliche (-26,6%). In aumento, invece, il dato relativo a Società finanziarie ed assicurative, che mostrano un incremento del 14,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ad assorbire la maggior parte degli impieghi bancari è comunque il mondo delle imprese, che si attesta al 45%, seguito, appunto, dalle società finanziarie con un 29% e dalle famiglie con il 24,7%.
Guardando al sistema produttivo, gli andamenti sono diversificati a seconda del settore di attività economica: il comparto manifatturiero, ad esempio, mostra un calo dell’ordine del 10,4% rispetto al marzo 2023, e così pure le costruzioni che, rispetto all’anno precedente, hanno mostrato una diminuzione del ricorso al credito bancario con un - 5,6%. Andamento opposto, invece, per il settore dei servizi, che registra un +5,9%.
A fronte dell’aumento degli impieghi, appare in crescita anche il tasso di deterioramento del credito, che dallo 0,8% del marzo 2023 è arrivato dodici mesi dopo all’1,4%.
Il tasso di variazione dei depositi si è attestato al -0,9%, per un valore pari a 17,9 miliardi di euro; ancora in aumento, invece, il valore dei titoli a custodia, con una crescita del 30,8%, per un valore stock complessivo di 19,5 miliardi registrato a fine marzo 2024.