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Si è chiuso in calo anche il primo trimestre 2025 per la manifattura reggiana.
A certificarlo sono le analisi dell’ufficio Studi e statistica della Camera di commercio dell’Emilia sui risultati dell’indagine congiunturale del sistema camerale sulle piccole e medie imprese, che parlano di -3,2% per la produzione industriale in senso stretto rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente; il dato è abbastanza in linea col valore del trimestre precedente (-3,8%) e coincidente col dato medio regionale (-3,2%).
Il fatturato risulta in calo del 4,7% (-3,3% alla fine di dicembre scorso), contro un calo medio regionale del 3%.
Il dato degli ordinativi totali – secondo le analisi della Camera di commercio dell’Emilia – è apparso ancora in flessione (-2,2%), inalterato rispetto a fine dicembre.
Le settimane di produzione assicurate dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del primo trimestre sono risultate 9,2 (contro 11,6 della media regionale), mentre il grado di utilizzo degli impianti è salito a 72,3 (dal 69,2% di dicembre).
Analizzando i principali settori produttivi, si nota che a fine marzo la produzione industriale reggiana è aumentata nei comparti della ceramica (+5,1%), dell’alimentare (+0,4%) e delle altre industrie manifatturiere (+1,7%). Negli altri settori si sono registrati, invece, generalizzati ed evidenti cali: -10,8% nel tessile, abbigliamento calzature pelletteria, -7,2% nell’industria elettrica ed elettronica, -4,6% nella metalmeccanica, -1,4% per le materie plastiche.
Insieme all’entità dei volumi, come si è detto, anche il fatturato è sceso, con valori in crescita solo per l’industria della ceramica (+3,5%), l’industria alimentare (+0,5%) e per “altre industrie manifatturiere” (+1,4%). Tra i settori, invece, con fatturato negativo troviamo l’industria tessile, abbigliamento calzature e pelletteria (-10,5%), le industrie elettriche ed elettroniche (-9,4%), l’industria metalmeccanica (-6,9%) e l’industria delle materie plastiche (-2,8%).
Secondo le previsioni di produzione per il secondo trimestre 2025, il 56% delle imprese ipotizza stabilità generale, il 27% aumento e il 17% diminuzione.
Per quanto riguarda le previsioni di ordinativi, il 51% ipotizza stabilità, il 27% aumento e il 23% diminuzione.
Sul fatturato ci sono previsioni di crescita per il 27% delle imprese, di stabilità per il 54% e di calo per il 19%.
FOCUS ARTIGIANATO
Anche per l’artigianato manifatturiero, nel primo trimestre 2025, rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente, si evidenzia un calo nella produzione del 2,2%, con una contemporanea diminuzione degli ordinativi totali, in calo del 3,2%.
Il fatturato evidenzia un calo del 4,3% (contro un regionale -3,6%), mentre le settimane di produzione assicurate dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del primo trimestre 2025 sono risultate 7, (sostanzialmente in linea con 7,1 del dato regionale e il grado di utilizzo degli impianti si è attestato 66,9%, un punto in meno di quello regionale.
Secondo le previsioni di produzione per il secondo trimestre, il 57% delle imprese artigiane reggiane ipotizza stabilità, il 22% aumento e il 21% un calo. Per quanto riguarda gli ordinativi, il 52% ipotizza stabilità, il 26% aumento e il 22% diminuzione. Sul fatturato ci sono previsioni di crescita per il 21% delle imprese, di stabilità per il 57% e di calo per il 22%.