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Al 31 dicembre 2024 in provincia di Parma si contavano 8.265 imprese femminili attive, corrispondenti ad una quota del 21,4% sul totale delle imprese attive del territorio provinciale.

Rispetto al 31 dicembre 2023 si è registrato un calo dello 0,3% (21 unità in meno); una variazione leggermente negativa, dunque, ma comunque migliore del -1,0% regionale e nazionale.

I dati – diffusi in occasione della “Festa della donna” - sono frutto delle analisi e delle elaborazioni della Camera di Commercio dell’Emilia.

All’interno dell’universo delle imprese femminili attive analizzato dall’Ente camerale, la graduatoria relativa alla maggior presenza di aziende “in rosa” assegna il primato ai servizi alle imprese, con una quota del 24,1% sul totale (1.993 unità) e una crescita dell’1,6% (32 unità in più) rispetto al 2023, con una punta del 12,7% per i servizi di informazione e comunicazione; a ridosso, il commercio, con una quota del 22,8% del totale (1.888 unità) e un risultato 2024 che ha registrato una flessione del 3,3% (64 unità in meno).

Nei servizi alla persona si ritrova il 15,8% delle imprese femminili parmensi, vale a dire 1.306 unità attive e una crescita del 2% (+25 unità), con punte più alte per l’istruzione (+24,5%) e ambito sanitario-assistenziale (+9,1%).

Il settore primario, infine, con le sue 1.249 imprese (che rappresentano il 15,1% del totale), è risultato in calo del 2,7%, con 34 unità in meno.

L’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese parmensi si conferma poi all’8% con 660 unità nelle attività manifatturiere, pur in calo dell’1,0%; cresce dell’1,8% (+15 unità) nelle attività di alloggio e ristorazione, arrivando a quota 847, pari al 10,2% del totale; cresce altresì del 3,7% (+11 unità) il settore delle costruzioni, arrivando a quota 308 e rappresentando il 3,7% del totale delle imprese femminili attive in provincia.

Le imprese femminili con la qualifica di artigiane sono 1.853 (il 22,4%), quelle anche giovanili 763 (il 9,2%), mentre le femminili a guida straniera sono 1.349 (il 16,3%).

Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (5.363 unità, 64,9% del totale), seguite dalle società di capitale (1.851 unità, 22,4% del totale) e dalle società di persone (906 unità, 11,0%); in termini di variazione annua sono risultate in crescita le società di capitale (+2,0%), mentre sono diminuite dello 0,2% le imprese individuali e del 4,5% le società di persone.

La classifica dei Comuni parmensi che presentano la maggior incidenza di imprese femminili sul totale delle aziende attive localmente è guidata da Valmozzola, all’interno del quale le 29 imprese femminili rappresentano il 36,3% del totale. Seguono Corniglio (66 unità, 27,6% sul totale), Varsi (43 unità, 27,6%), Bardi (98 unità, 27,0%), Terenzo (37 unità, 25,5%) e Calestano (43 unità, 24,7%).

In termini assoluti, il più alto numero di imprese femminili si ritrova, ovviamente, nel Comune capoluogo; a Parma, infatti, si contano 3.571 imprese guidate da donne, che rappresentano il 21,4% delle imprese attive.

Numeri rilevanti anche per Fidenza, che conta 424 imprese femminili, seguita da Salsomaggiore Terme (316) e Collecchio (262).

E' possibile anche scaricare:
> la tabella con informazioni di dettaglio per tutti i Comuni della provincia;
> un focus sulle imprese femminili - anno 2024 (presentazione)
entrambi elaborati a cura dell'ufficio Studi della CCIAA dell'Emilia.


Ultimo aggiornamento

06-03-2025 17:03

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