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Sono oltre 5.000 le risposte pervenute alla Camera di commercio dell’Emilia, nell’ambito della consultazione pubblica relativa alle attese del territorio, rispetto allo sviluppo delle comunità locali e alle azioni che su questo versante sono richieste allo stesso Ente camerale.
Un risultato, che il Presidente Stefano Landi considera “molto soddisfacente perché, al di là dei pur rilevanti dati quantitativi, fornisce indicazioni qualitative importanti sul lavoro che dovrà impegnare le amministrazioni pubbliche e la stessa Camera di commercio, per sostenere uno sviluppo all’insegna della sostenibilità e della transizione ecologica, che viene indicato come priorità da oltre l’80% delle imprese, che su questo tema chiedono maggiori formazione e supporto tecnico”.
“Abbiamo raccolto - sottolinea il Vicepresidente dell’Ente camerale, l’imprenditore parmense Vittorio Dall’Aglio - elementi estremamente interessanti e molto concreti che riguardano le esigenze delle imprese, con suggerimenti e richieste che riguardano sia il metodo, che il merito delle questioni legate allo sviluppo”.
“Tra le priorità indicate - prosegue Dall’Aglio - spiccano, infatti, la necessità di un maggiore confronto e collaborazione tra attori economici e istituzionali, il miglioramento delle infrastrutture materiali e digitali, l’incentivazione dei processi di innovazione e digitalizzazione, la formazione e assistenza alla transizione ecologica e, ancora, la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione della pubblica amministrazione”.
“Sono questioni - sottolinea il Vicepresidente della Camera di commercio - che attendono risposte fondate su azioni congiunte dei diversi attori dello sviluppo locale, con indicazioni specifiche anche rispetto al lavoro della Camera di commercio, che viene indicata come un punto di riferimento fondamentale, sia per i servizi e le risorse che eroga, sia come naturale sede di un più stringente confronto tra sistema imprenditoriale, Università, mondo della ricerca e altri enti pubblici”.
“Per rafforzare il nostro lavoro - spiega Dall’Aglio - partiamo dalla conferma esplicita che emerge dall’indagine, a proposito del valore che abbiamo assegnato agli investimenti sull’innovazione digitale delle imprese (6,5 milioni di euro negli ultimi due anni). Abbiamo inoltre sostenuto con 2,3 milioni di euro i temi dell’efficientamento energetico, dell’autoproduzione di energie rinnovabili e l’acquisizione di certificazioni etiche e ambientali. In parallelo, è stata riservata una particolare attenzione all’intensificazione dei processi di digitalizzazione, che riguardano il rapporto tra Camera di commercio e imprese, e alla ulteriore semplificazione delle procedure”.
“Il 2026 della Camera di commercio dell’Emilia - conclude Dall’Aglio, rivolgendo un profondo ringraziamento alle imprese, ai liberi professionisti e ai diversi enti che hanno aderito alla consultazione online - sarà fortemente caratterizzato proprio da questo impegno per rendere più snello ed efficace il rapporto con le imprese e, contemporaneamente, dall’avvio di nuovi progetti finalizzati ad assicurare nuove conoscenze e maggiore formazione del tessuto imprenditoriale rispetto alla digitalizzazione”.
