Contenuto
Dopo l’aumento del 3,3% nel dicembre scorso (che ha ridotto il saldo negativo del 2024, chiuso comunque con un -3,5% rispetto al 2023), anche per il corrente mese di gennaio si conferma una tendenza in crescita per i nuovi contratti che le imprese parmensi intendono attivare.
Il dato complessivo, infatti, parla di 5.300 nuove attivazioni, vale a dire 60 in più rispetto allo stesso periodo del 2024 (+1,1%). Il trimestre gennaio-marzo registra invece un lieve calo nelle previsioni, in quanto dovrebbero attivarsi 13.250 nuovi contratti (-0,2%).
Questo secondo l’elaborazione dei dati del Sistema informativo Excelsior - gestito da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nelle analisi dell’ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia.
In dettaglio, per gennaio le industrie della provincia di Parma hanno programmato complessivamente 2.330 nuovi contratti, cioè il 5,4% in più rispetto al gennaio 2024; all’interno del comparto, l’industria manifatturiera e le public utilities mostrano un aumento del 2,1% con 1.930 nuovi contratti, mentre le costruzioni, con 410 attivazioni, crescono del 28,1% rispetto a gennaio 2024.
I servizi assorbiranno il 56,0% dei nuovi contratti previsti a gennaio, evidenziando un calo del 2,0% che è frutto di dinamiche settoriali piuttosti diverse. Per il commercio sono previsti 690 nuovi contratti, con un aumento del 9,5%, e in aumento risultano anche i valori per i servizi di alloggio e ristorazione (+28,9% e 490 nuovi contratti) e i servizi alla persona (+6,4%, con 500 attivazioni), mentre in sensibile calo sono previsti i nuovi contratti nell’ambito dei servizi alle imprese (-17,3%, con 1.290 attivazioni).
Così come in passato, tra i nuovi contratti prevarranno largamente quelli a tempo determinato (pari al 72,0% dei casi), mentre le entrate stabili con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato si attesteranno al 28%.
Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca la quota di nuovi contratti riservata ai giovani con meno di 30 anni, che arriva al 32,5% nel gennaio 2025. I giovani fino a ventinove anni sono particolarmente richiesti con l’incarico di addetti alla gestione amministrativa della logistica (68,6%), come tecnici informatici, telematici e delle comunicazioni (53,2%), quali addetti alle vendite (45,8%), operatori della cura estetica (42,9%), operai specializzati in installazione e manutenzione attrezzature elettriche (52,2%) e operai addetti all'assemblaggio di prodotti industriali (49,6%).
L’avvio del 2025 è segnato anche da un ulteriore aumento dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese della provincia parmense, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 52,5% dei casi.
Le cause all’origine della difficoltà di individuare un candidato adeguato sono riconducibili in parte alla mancanza di candidati (nel 35,0% dei casi) e, in parte, all’insufficiente preparazione degli stessi (nel 14,6% dei casi). Difficile è anche il reperimento di profili che abbiano già maturato esperienze specifiche in diversi ambiti di attività. Tra i profili più difficili da reperire, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, ci sono le figure degli specialisti in scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali, i tecnici della salute, quelli dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive e gli ingegneri. Nell’ambito impiegati, professioni commerciali e servizi sono di difficile reperimento soprattutto gli operatori della cura estetica, gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione, i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali; nel segmento degli operai le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca di operai specializzati nell’edilizia, nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche, di fonditori, saldatori, lattonieri e montatori di carpenteria metallica.