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I nuovi contratti che le aziende piacentine intendono attivare ad ottobre evidenziano un netto miglioramento rispetto allo stesso mese del 2024.

Nel mese corrente, infatti, sono previsti 3.060 nuovi contratti in provincia di Piacenza, con un aumento di 140 unità (+4,8%) rispetto all’ottobre 2024.

Il buon andamento dovrebbe poi proseguire per tutto il trimestre ottobre-dicembre, visto che le imprese piacentine contano di attivare 7.310 nuovi contratti, vale a dire 450 in più (+6,6%) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

L’analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia evidenzia, a ottobre, un forte calo (-12,7%) delle nuove attivazioni nell’industria (620 in totale e 90 in meno rispetto ad un anno fa).

In questo ambito, peraltro, ci si attende un ulteriore peggioramento nel trimestre ottobre-dicembre, che potrebbe chiudersi per l’industria piacentina con un -13,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un numero complessivo di nuovi contratti a quota 1.500.

E’ positivo, invece, l’andamento dei nuovi contratti nel settore dei servizi, con ottobre in aumento del 5,0% (2.320 nuovi contratti e 110 in più) e, poi, con un dato trimestrale nel quale la crescita si rafforza fino all’8,0% (410 attivazioni in più, per un totale di 5.530).

Questo settore si conferma inoltre il più importante per l’incidenza percentuale sul totale delle nuove attivazioni, che corrisponde al 75,8%,

Per ottobre, dunque nell’ambito del comparto dei servizi, saranno in crescita i nuovi contratti legati alle attività di alloggio e ristorazione (+22,9% e 430 unità), seguiti più da lontano dai servizi alla persona (+8,3% e 260 attivazioni) e dal commercio (+5,6% e 940 contratti). Andamento opposto, invece, nei servizi alle imprese con 680 nuove attivazioni e una diminuzione del 6,8%, in linea con la situazione di difficoltà che evidenzia il comparto dell’industria.

Sempre nell’ambito delle previsioni settoriali, l’agricoltura evidenzia una situazione di stabilità per il mese corrente (120 nuovi contratti), mentre nel trimestre ottobre-dicembre dovrebbe rafforzarsi dell’11,1% rispetto al 2024, con 300 attivazioni.

Dalle elaborazioni camerali su dati Excelsior emerge che le aziende della provincia di Piacenza che prevedono di attivare nuovi contratti nel mese di ottobre sono pari al 19,0% del totale. Nel 21,0% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per il 79,0% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Molto rilevante, nell’ambito delle previsioni, appare la quota di nuovi contratti che ad ottobre è riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 39,7%.

Anche questo mese si ripropone anche il tema dei cosiddetti candidati introvabili, ovvero figure professionali per la cui reperibilità, le imprese dichiarano di trovarsi in difficoltà; a questo proposito, per il mese di ottobre si parla del 51,6% dei casi, i quali per il 37,2% dipendono dalla mancanza di candidati e per il 9,2% dall’inadeguatezza e/o impreparazione degli stessi.

Tra i profili di ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, il mismatching tra domanda e offerta di lavoro arriva all’84,5% tra i tecnici della salute, al 79,2% tra i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi ed al 68,2% tra i tecnici della distribuzione commerciale.

Invece, per le professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, le imprese segnalano difficoltà di reperimento nel 90,2% delle posizioni relative a professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali, per il 63,0% nell’ambito degli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione e, infine, per il 42,9% degli addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela.

E’ ancora più critica delle precedenti, la situazione che emerge nell’area degli operai specializzati e conduttori d’impianti e macchine, dove le difficoltà di reperimento si collocano al 94,4% per i fabbri ferrai costruttori di utensili, all’87,5% per gli operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili e all’82,6% per gli allevatori e operai specializzati della zootecnia.

L’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia ha elaborato i dati forniti dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall'Unione europea.


Ultimo aggiornamento

16-10-2025 08:54

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