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Nel 2024, secondo le elaborazioni della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Istat, in provincia di Reggio Emilia la variazione media dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per l’intera collettività (NIC) rispetto al 2023 è stata pari a +0,7%, con un evidente calo rispetto alla variazione media annua del 2023 (+4,4%) e un dato al di sotto di quello regionale e nazionale (entrambi a +1,0%).

Per la spesa abituale delle famiglie, i rincari oltre la media - seppure con variazioni differenziate che stanno tra il +1,6% e il +3,8% - hanno riguardato alcune voci rilevanti, tra le quali affitti, assicurazioni, abbigliamento e calzature e alimentari; pressoché in linea con la media, invece, altri capitoli di spesa importanti quali istruzione, spese per la salute e beni e servizi per la persona, che in altre province emiliane sono risultati in consistente aumento. Decisamente in rialzo, anche nel nostro territorio, i “pacchetti vacanze”, con un aggravio del 10,7% su questo capitolo di spesa dei reggiani.

In flessione, invece, altre significative voci, tra le quali spiccano gli approvvigionamenti energetici.

Luglio è stato, in termini tendenziali, il mese con l’inflazione maggiore (+1,4%, pressoché replicato a novembre con un +1,3%), mentre gennaio ha registrato una variazione, seppur modesta, negativa (-0,4%).

Il bilancio annuale colloca Reggio Emilia tra le province emiliane a più basso tasso d’inflazione; la graduatoria dei maggiori rincari, infatti, vede in testa Rimini, seguita da Parma, Ferrara, Bologna, Ravenna e Piacenza, con Reggio Emilia al settimo posto.

Sulla base delle divisioni di spesa, il maggior incremento medio tendenziale dei prezzi (gennaio-dicembre 2024) ha riguardato, come si è detto, il capitolo “pacchetti vacanza” (+10,7%); a seguire, “servizi di alloggio” (+5,3%), “servizi postali” (+4,6%)”, “fornitura acqua e servizi vari connessi all'abitazione” (+4,5%), “servizi ricettivi e di ristorazione” (+4,4%), “assicurazioni” (+3,8%), “affitti reali per abitazione” (+3,6%), “tabacchi” (+3,4%), “assistenza sociale” (+3,2%), “Alimentari e bevande analcoliche” (+1,6%). (. Risultano in diminuzione, invece, gli “apparecchi telefonici” (-17,2%), la voce “comunicazioni” (-7,0%), gli “apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici” (-6,1%) e il capitolo “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (-4,1%); all’interno di quest’ultimo, si evidenzia la decisa riduzione, nel corso dell’anno, dei prezzi delle ultime tre voci, ovvero “elettricità, gas e altri combustibili” (-13,7%), mentre per l’acqua si è registrato un incremento del 4,5%.


Ultimo aggiornamento

10-02-2025 13:02

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