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Produzione industriale in calo nel primo trimestre 2024 per la manifattura reggiana. A evidenziarlo sono le analisi dell’ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia sui risultati dell’indagine congiunturale del sistema camerale sulle piccole e medie imprese, che parlano di un rallentamento della produzione industriale in senso stretto del 4,3%, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, che si contrappone ad un valore medio regionale in calo del 3,7%.

In linea con la riduzione dei volumi, scende il fatturato complessivo (-5,2%), così come quello legato alle esportazioni (-5,5%).

Analizzando i dati riferiti ai principali settori produttivi, si nota che il calo più consistente di produzione industriale reggiana si è registrato nel tessile-abbigliamento (-9,8%), seguito dal -5,7% della ceramica, -5,1% delle industrie della plastica, -4,8% della metalmeccanica, -2,5% dell’elettronica. Cresce solo l’alimentare, che comunque si ferma ad un modesto +0,1%.

Il risultato negativo del fatturato complessivo risente, in particolare, della contrazione dell’8,4% dei valori espressi dal tessile-abbigliamento. A seguire, metalmeccanica a -6,6% e ceramica a -5,0%. In calo anche l’industria delle materie plastiche (-3,9%) e dell’elettronica (-3,8%), mentre cresce dello 0,2% l’industria alimentare, sebbene anch’essa cali del 5,9% sul valore dei flussi verso l’estero.

A fronte di un calo degli ordinativi legati alle esportazioni (-4,7%, un po’ meno rispetto a quelli complessivi, che indicano un -6,3%), anche i valori di fatturato estero segnano un rallentamento generalizzato: -6,3% la ceramica, -6,2% la metalmeccanica, -5,3% il tessile-abbigliamento, -4,7% le materie plastiche, -3,6% l’elettronica.

Secondo le previsioni di produzione (assicurata dal portafoglio ordini), per il secondo trimestre siamo intorno alle 10 settimane, con il 62% delle imprese che ipotizza stabilità, il 20% aumento e il 18% un calo. Per quanto riguarda gli ordinativi, il 59% ipotizza stabilità, il 20% aumento e il 20% diminuzione, valori che – se riferiti ai mercati esteri – evidenziano una stima di 57% per la stabilità, 19% per un aumento e 24 per timori di calo. Sul fatturato ci sono previsioni di crescita per il 25% delle imprese, di stabilità per il 57% e di calo per il 18%.

FOCUS ARTIGIANATO

Per l’artigianato manifatturiero, nel primo trimestre 2024, rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente, si evidenzia un rallentamento nella produzione dell’1,9% (migliore del -4,8% regionale), con un contemporaneo rallentamento degli ordinativi del 3,9% complessivo (regionale -4,7%) e del 3,0% sull’estero (rispetto al calo regionale del 5,0%). Il fatturato scende complessivamente dell’1,8% (contro un -4,9% regionale), e del 3,3% sui mercati esteri (-5,2% il calo regionale).

Il grado di utilizzo degli impianti, infine, con il 69,0% appare inferiore al dato complessivo dell’industria a Reggio Emilia (74,7%), e di poco inferiore alla media regionale del 69,6%. 8,1 sono le settimane di produzione assicurata dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del trimestre (7,1 la media regionale).

Secondo le previsioni di produzione per il secondo trimestre, il 64% delle imprese ipotizza stabilità, il 12% aumento e il 23% un calo.

Per quanto riguarda gli ordinativi, il 66% ipotizza stabilità, il 13% aumento e il 21% diminuzione, valori che – se riferiti ai mercati esteri – evidenziano una certa sfiducia tra gli imprenditori, che ipotizzano stabilità per il 59%, timori di calo per il 41% e ipotesi di crescita modesta. Sul fatturato ci sono previsioni di crescita per il 14% delle imprese, di stabilità per il 63% e di calo per il 24%.

Ultimo aggiornamento

12-06-2024 11:06

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