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Non si arresta, peggiorando ulteriormente, la tendenza al calo dei nuovi contratti di lavoro che le imprese del reggiano intendono attivare.
Dopo il -3,5% di novembre, anche per il corrente mese si registrerà una più marcata flessione, con 2.260 unità; un -10,0% rispetto allo stesso mese del 2024 che, in altre cifre, significa 250 attivazioni in meno.
Le aziende reggiane, poi, non prevedono un miglioramento della situazione, tanto che alla fine del trimestre dicembre-febbraio sono previsti 11.380 nuovi contratti, vale a dire 1.550 in meno (-12,0%) sull’analogo trimestre 2024/2025.
L’analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Excelsior evidenzia, per dicembre, un deciso calo delle nuove attivazioni nell’industria (-14,4%), con 770 unità complessive e 130 in meno rispetto a un anno fa.
Il dato scaturisce dalle previsioni negative del comparto manifatturiero e public utilities, in calo del 24,0% con soli 570 nuovi contratti. Per converso, le costruzioni si attestano a 200 attivazioni, crescendo così del 33,3%.
Sempre nel comparto industriale, nel corso del trimestre dicembre-febbraio, la tendenza negativa subirà un ulteriore peggioramento, con 4.190 nuovi contratti e una flessione del 16,7%, corrispondente a 840 attivazioni in meno rispetto ad un anno fa.
La flessione, seppure più modesta, è prevista anche nei servizi, che a dicembre 2025 peseranno sul totale delle nuove posizioni lavorative per il 61,5%. In quest’ambito, infatti, si prevedono 1.390 contratti, con un calo di 100 unità (-6,1%) sul 2024.
Questa previsione è condizionata dagli andamenti, per la maggior parte negativi, dei vari comparti: se per i servizi alla persona ci si attende una crescita dei nuovi contratti del 4,2% (con 250 attivazioni), per quelli alle imprese, la diminuzione potrebbe corrispondere al 10,9%, con 490 contratti; negative anche le previsioni per attività di alloggio e ristorazione e commercio, rispettivamente -8,8% con 310 unità e -5,6% con 340 nuovi contratti.
Sempre nel settore dei servizi, potrebbe verificarsi un ulteriore peggioramento al termine del trimestre dicembre-febbraio, con 6.670 nuove attivazioni, cioè 710 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-9,6%).
Riguardo, infine, al settore primario, se a dicembre ci si attende un arretramento del 16,7% (con soli 100 contratti, cioè 20 in meno), nel trimestre potrebbe tornare il segno positivo, con 510 contratti, vale a dire 10 in più, con un aumento del 2,0%.
Dalle elaborazioni camerali emerge che le imprese della nostra provincia che prevedono di attivare nuovi contratti nel mese di dicembre sono pari al 12,0%. Una cifra più contenuta del solito (a novembre era il 16,0%), cui fa però da contraltare un dato più positivo relativo alla stabilità dei nuovi contratti; il 29,0% (la percentuale più alta dell’anno), infatti, sarà a tempo indeterminato o di apprendistato.
Molto alta, anche a dicembre, la quota di nuovi contratti che è riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 38,4%. Questa tipologia di lavoratori, è particolarmente richiesta in ambito dirigenziale e con elevata qualificazione, come tecnici della salute (54,0% dei nuovi contratti), tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (48,3%) e tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (46,2%).
Quanto ai giovani impiegati, le maggiori chances occupazionali riguardano gli addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (67,5%), gli addetti alle vendite (56,2%) e gli operatori delle cure estetiche (53,3%).
Da ultimo, tra gli operai specializzati, i giovani più ricercati sono gli operai specializzati delle lavorazioni alimentari (91,2%), i fabbri ferrai costruttori di utensili (61,0%) e gli operai addetti a macchinari fissi per l’industria alimentare (56,0%).
Anche a dicembre si ripropone il tema dei cosiddetti candidati introvabili, ovvero figure professionali per la cui reperibilità, le imprese dichiarano di trovarsi in difficoltà nel 52,4% dei casi. Di questi il 31,4% è attribuito alla mancanza di candidature, e il 15,8% all’inadeguatezza e/o impreparazione dei candidati.
Sull’andamento dei nuovi contratti l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia ha elaborato i dati forniti dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall'Unione europea.

