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Continua ad aumentare la preoccupazione delle imprese parmensi in relazione all’evolversi delle politiche commerciali degli Stati Uniti, con la possibilità di nuovi dazi sulle importazioni europee – e in particolare sui prodotti agroalimentari, farmaceutici e meccanici – che andrebbero a colpire duramente l’export locale.

Poco meno dell’90% delle vendite all’estero da parte delle imprese della nostra provincia, infatti, è legato proprio a questi comparti, all’interno dei quali si conferma la leadership del settore farmaceutico (con il 43,6% sul totale), seguito dalle macchine e apparecchiature industriali (la cui quota sul totale è del 24,8%) e dall’agroalimentare, che rappresenta il 19,2% delle esportazioni di prodotti made in Parma.

"Insieme all’alto valore raggiunto, che già alla fine del terzo trimestre 2024 ammontava a 1,25 miliardi di Euro – sottolinea il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia, Vittorio Dall’Aglio - , l’export parmense è caratterizzato da un’elevata specializzazione ci rende competitivi sui mercati internazionali; proprio per questo, a maggior ragione, le nostre imprese sono anche particolarmente esposte a eventuali misure protezionistiche che potrebbero penalizzare intere filiere produttive e sottrarre quel valore che, oggi, si traduce in ingenti investimenti in ricerca e innovazione di processo e di prodotto”.

Un eventuale aumento dei dazi sulle esportazioni europee, in sostanza, rischierebbe di rallentare la crescita di alcuni comparti chiave per l’economia locale. Il settore agroalimentare, ad esempio, già soggetto a dazi su alcuni prodotti in passato, potrebbe subire ulteriori limitazioni dei flussi, mentre il comparto meccanico, che esporta negli USA macchine per il packaging e l’automazione industriale, risentire di ulteriori tensioni nel momento in cui la crescita è resa comunque difficile da un mercato interno insoddisfacente e dalle difficoltà economiche di altri Paesi europei”.

"Come Camera di Commercio dell’Emilia – prosegue Dall’Aglio – siamo impegnati con azioni di sostegno all’internazionalizzazione e in un dialogo costante con le istituzioni, ad ogni livello, per garantire che il sistema produttivo parmense abbia tutti gli strumenti necessari per affrontare quelle sfide internazionali che, tra l’altro, impongono anche la ricerca di nuovi mercati di sbocco e il consolidamento delle relazioni con aree, come l’Asia, il Sud America e il Medio Oriente, che stanno evidenziando importanti crescite economiche”.

"Le risorse finanziarie che abbiamo reso disponibili, i focus che sono in cantiere con gli operatori di altri Paesi e i progetti che abbiamo in campo per aiutare le imprese nella ricerca di nuovi clienti esteri – conclude Dall’Aglio – sono sicuramente rilevanti, ma è evidente che oggi è assolutamente imprescindibile un’azione decisa del Governo e dell’Unione Europea per prevenire e arginare nuove misure restrittive e garantire condizioni di concorrenza sostenibili alle imprese locali”.


Ultimo aggiornamento

10-03-2025 11:03

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