Contenuto
Si mantiene dinamico il mercato del lavoro in provincia di Parma.
Sono 4.110, infatti, i nuovi contratti previsti per il mese di novembre e 12.110 quelli per il trimestre novembre-gennaio. Sia su base mensile che trimestrale, i dati appaiono in crescita rispetto a quelli dello scorso anno (+11,7% e +0,7%).
Il riscontro del dinamismo che ancora caratterizza il mercato del lavoro locale viene peraltro confermato dal permanere di un numero di nuovi contratti che è largamente superiore a quello del periodo pre-covid, con un + 20,9% sul mese di novembre 2019 e un + 13% sul trimestre novembre 2019/dicembre 2020.
I dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior, analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di evidenziano che i nuovi contratti previsti per novembre 2022 si concentreranno per il 64% nel settore dei servizi, con un totale di 2.630 e un +11% rispetto al novembre 2022, e per il 52% saranno in capo ad aziende con 50 o più dipendenti.
Nell’ambito del comparto dei servizi , il più elevato numero di nuovi contratti è previsto per i servizi alle imprese (1.120, dato stabile rispetto al novembre 2022), seguito dal commercio, con 620 nuovi contratti (+29,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), dal comparto dei servizi di alloggio e ristorazione (440 nuovi contratti e +15,8%) e da quello dei servizi alle persone, anch’esso con un incremento del 15,8% rispetto al novembre 2022.
Sale anche il numero di nuovi contratti previsti nell’industria, che arriva a 1.490 unità (+13,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno); in particolare, nell’industria in senso stretto i nuovi contratti saranno 1.210 (+13%) e nelle costruzioni 280 (+16,7%).
Nel 24% dei casi – rileva la Camera di Commercio – i nuovi contratti previsti saranno stabili, cioè a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 76% dei casi saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
I nuovi contratti previsti a novembre interesseranno per una quota del 34% giovani con meno di trent’anni, per i quali è comunque richiesta, nel 60% dei casi, il possesso di esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
Anche nel mese corrente si registreranno difficoltà, da parte delle imprese, nel reperimento di alcune figure professionali, complessivamente in 50 casi su 100.
Nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, di difficile reperimento sono le figure professionali relative a tecnici della salute (nel 68,2% dei casi), a tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive (nel 65,6% dei casi), a tecnici in campo ingegneristico ed a tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (tutti di difficile reperimento nel 61,9% dei casi). Riguardo l’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono le figure professionali relative agli addetti all’accoglienza e all’informazione alla clientela (nel 55,8% dei casi), agli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (53,9% dei casi), ai professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (nel 49,5% dei casi) ed agli addetti alla segreteria ed agli affari generali (44,1% dei casi).
Nel segmento degli operai specializzati le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di operai specializzati nelle macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (98,2%), di operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento delle strutture edili (91,3%), di conduttori di veicoli a motore (80,1%) e di fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (74,7% dei casi).