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A fine giugno 2024, sono risultati in calo del 3,1% i prestiti in essere del sistema di credito parmense rispetto alla stessa data dello scorso anno; gli impieghi bancari si sono così portati a 14,2 miliardi di euro.
I dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia evidenziano un calo per le imprese (-4,2%) mentre indicano stazionarietà per le famiglie consumatrici; il decremento più significativo si ha per Società finanziarie ed assicurative, che mostrano un calo del 34,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ad assorbire la maggior parte degli impieghi bancari è comunque il mondo delle imprese, che si attesta al 61,4%, seguito dalle famiglie consumatrici con un 34,9%.
Guardando al sistema produttivo, gli andamenti sono diversificati a seconda del settore di attività economica: il comparto manifatturiero, ad esempio, mostra un calo dell’ordine del 2,0% rispetto al giugno 2023, e così pure il settore dei servizi, che registra un -10,2%; le costruzioni invece, rispetto all’anno precedente, mostrano un incremento del ricorso al credito bancario del 2,4%.
In miglioramento il tasso di deterioramento del credito, che dallo 0,9% del giugno 2023 è arrivato dodici mesi dopo allo 0,7%.
Il tasso di variazione dei depositi si è attestato a +5,1%, per un valore pari a 16,9 miliardi di euro; in aumento anche il valore dei titoli a custodia, con una crescita del 18,4%, per un valore stock complessivo di 13,0 miliardi di euro registrato a fine giugno 2024.